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Storia del teatro in appartamento
2. Il teatro greco
Cibo e teatro celebrano la vita, per questo in Grecia lo spettacolo diventa rito e si invera nella festa, quella delle Dionsie ad esempio. Durante queste celebrazioni ogni attività delle città si fermava e gli autori teatrali erano invitati a gareggiare in agoni tragici[1].
Nel periodo arcaico – ionico dell’antica Grecia, è possibile scorgere forme di spettacolo in abitazione. Basti pensare alla tradizione orale[2], la quale si invera nell’arte degli aedi. Questi erano cantori di professione dei poemi ciclici e accompagnavano i loro canti con il suono della cetra. Partecipavano ai banchetti che si svolgevano presso le case più nobili col compito di intrattenere ed allietare gli ospiti del padrone di casa. Famosi sono gli aedi dell’Odissea, Femio e Demodoco. Femio nella reggia di Itaca, durante l’assenza di Ulisse, è costretto a rallegrare i banchetti dei Proci. Demodoco, invece, è il cieco cantore alla corte di Alcinoo; nell’Odissea egli canta la contesa fra Achille e Ulisse, la presa di Troia e l’inganno del cavallo.
L’aedo, a differenza del rapsodo che si limitava alla sola recitazione dei poemi, creava anche versi propri che aggiungeva al pome che stava cantando. Essi possedevano non solo ottime abilità drammatiche, ma anche non comuni doti memoria che costruivano una vera e propria mnemotecnica che gli consentiva di ricordare e declamare una grande quantità di versi. Al centro di tale tradizione, come accennato in precedenza, ci sono i poemi ciclici. Vengono detti “ciclici” in quanto sono idealmente disposti a cerchio attorno ad un centro di interesse, in modo da costruire un ciclo. Un aedo dava inizio alla storia di un poema e un altro aedo la continuava, aggiungeva aneddoti e personaggi in modo che il racconto corresse ininterrotto e rispettoso della successione cronologica dei fatti dal principio alla fine della vicenda.
Nel periodo attico vi è un’evoluzione della società greca e l’aristocrazia mira a creare, insieme al demos, una forte identità politica e ciò avviene con la nascita della lirica poetica, arte che accompagna i momenti più diversi della vita pubblica e privata della polis.
La diretta novità culturale legata a questo bisogno di identità politica è la nascita della tragedia, con il suo potere non solo politico ma anche e soprattutto educativo. Dopo aver conosciuto l’apice con Eschilo, Sofocle ed Euripide, la tragedia subisce una sorta di involuzione per quanto riguarda la scelta dei soggetti e di conseguenza la produzione drammatica. Nell’età ellenistica, infatti, si comincia a scrivere tragedie destinate alla lettura in abitazione con un uditorio ristretto e non per una vera e propria rappresentazione teatrale pubblica[3].
Con molta probabilità, però, il motivo della perdita di interesse nella tragedia e della sua riduzione a fatto puramente letterario, fu il mimo. Originariamente il mimo non era altro che uno spettacolo di danza accompagnato da scherzi e lazzi di carattere imitativo e vocali, di uomini e animali[4]. Già nel secolo IV è possibile scovare una testimonianza, da parte di Senofonte[5], di spettacoli mimici offerti durante un banchetto dall’anfitrione ai suoi ospiti come intrattenimento domestico. Senofonte descrive gli attori, provenienti dalla Sicilia: un gruppo costituito da una flautista, una danzatrice e un suonatore di cetra. Spiega Senofonte che, l’anfitrione, teneva in particolar modo al fatto che i suoi ospiti fossero ben intrattenuti, ma dopo il banchetto in quanto questo era spesso volto a discutere di argomenti politici e filosofici.
[1] Durante questi agoni tragici, ogni autore metteva in scena tre tragedie più un dramma satiresco.
[2] Si definisce trad. orale il sistema di trasmissione, replicazione, rielaborazione del patrimonio culturale esercitato attraverso l’oralità, senza utilizzo alcuno della scrittura.
[3] MOLINARI C., Storia del teatro, Roma – Bari, Laterza, 2008
[4] LEVI M. A., La Grecia antica. Società e costume, Torino, Utet, 1976.
[5] SENOFONTE, Simposio, GIOVANELLI A. (a cura di), Milano, La vita felice, 2003.